La musica da camera è di vitale importanza per lo studio di un musicista, che sia solista oppure indirizzato ad altri obiettivi. Altrettanto importante è però l’ascolto, in quanto apre la mente a mix sonori unici ed affascinanti.
L’esecuzione con un ensemble infatti ha molti vantaggi e offre numerose opportunità: tecnica e comprensione musicale migliorate, una vasta gamma di opportunità di performance e l’esposizione a stili di musica nuovi e diversi. Studiare musica da camera crea musicisti più completi e illuminati, indipendentemente dall’età.
D’altro canto, per l’ascoltatore esistono innumerevoli benefici riscontrabili nel lungo periodo: una migliore connessione cerebrale, un senso di bellezza molto forte ed una migliore reazione a percepire le diverse voci musicali così come la distinzione dei singoli strumenti.
Lo studio della musica da camera è simile quanto diverso da quello del singolo strumento. Infatti, se nello studio personale si può pensare solo a sé stessi, in questo caso dobbiamo tenere conto anche degli altri musicisti in gioco.
Conoscere quindi la parte di ogni altro musicista dell’ensemble diventa fondamentale, e le scelte fatte sulla nostra parte non saranno più solamente nostre, ma influiranno anche sulla resa totale del brano.
Viene richiesta infatti una maggiore capacità di ascoltare e di seguire ogni dettaglio della musica, ponendo una elevata responsabilità sui musicisti di sapere come la loro parte si inserisce all’interno dell’idea musicale complessiva.
Senza un leader, i musicisti devono seguirsi l’un l’altro e muoversi come un’unità organica. Questo livello di ascolto avanzato migliora l’abilità musicale di un musicista, sia che il lavoro selezionato sia semplicemente per un duo o un complesso ensemble da camera di più elementi.
La musica da camera sviluppa anche le capacità tecniche e la sicurezza di un musicista, questo specialmente perchè ogni parte in genere ha passaggi tecnicamente difficili come quelli di un solista. Ma la difficoltà qui è che anche i nostri compagni avranno un passaggio altrettanto difficile a volte, e l’unione di questi potrebbe risultare estremamente complessa. Questo dovrebbe motivare chi suona a prepararsi il più possibile poiché sono gli individui, e non le sezioni, a interpretare ogni parte. La musica in generale è un ottimo modo per costruire il lavoro di squadra, ma la musica da camera lo porta ad un livello completamente nuovo. Dover dipendere l’uno dall’altro e lavorare insieme mette in discussione anche le più piccole idee personali. Durante le prove infatti, è facile per i musicisti discutere delle idee musicali che vorrebbero sviluppare ma anche dei problemi che potrebbero avere al di fuori dell’ambito musicale.
La musica da camera è per tutti?
SI!
Richiedere, o incoraggiare fortemente, gli studenti a partecipare a formazioni da camera accelera il processo di sviluppo di musicisti più integri e tecnicamente più sicuri. Fintanto che il repertorio rimane appropriato per il loro livello di abilità, la musica da camera può essere eseguita anche da musicisti principianti. Ovviamente, i più giovani avranno bisogno di più indicazioni, ma in questi casi è il ruolo dell’insegnante ad essere importante per seguire le idee musicali degli allievi. Non è necessario che un insegnante prenda tutte le decisioni musicali, anzi: lasciare che gli studenti prendano l’iniziativa è un ottimo modo di sviluppare la loro auto critica ed il loro lavoro di squadra.
Infine, la musica da camera è ottima per tutti i musicisti poiché offre esposizione a diversi stili, generi e forme di musica, e si possono trovare quasi tutte le combinazioni di strumenti possibili. Ciò consente maggiori opportunità di concerti ed anche di scelte di repertorio.
La musica da camera comprende quasi ogni genere e stile di musica, offrendo ai musicisti l’opportunità di allontanarsi dalla loro letteratura standard e scoprire nuovi orizzonti.